Il grande Gatsby

Il romanzo

La trama

Gatsby, un giovane di umili origini, è innamorato di Daisy, ma poiché non ha i soldi necessari, decide di rimandare le nozze con lei. Allo scoppio della prima guerra mondiale, Gatsby parte per il fronte europeo e, malgrado la lontananza, non smette di pensare a Daisy. Al suo ritorno, però, scopre che Daisy si è sposata con il ricco industriale Tom Buchanam. Per riconquistarla, Gatsby si dà a speculazioni disoneste e in breve tempo diventa ricco e compera la villa di fronte a quella dell’industriale e la trasforma in un paradiso. Durante uno dei ricevimenti che organizza a casa sua invita anche i Buchanam e tra Gatsby e Daisy si riaccende l’antica passione. Daisy decide di lasciare suo marito che la tradisce ma poiché non vuole concederle il divorzio, Daisy decide di fuggire insieme a Gatsby al volante della macchina del marito. Sulla strada però una donna si getta sulla strada dinanzi alla macchina, Daisy non riesce ad evitarla e la uccide. Si tratta dell’amante di Tom, moglie del proprietario dell’autorimessa, che voleva fermare la macchina pensando che lui fosse a bordo. Per amore di Daisy, Gatsby si assumerà la colpa dell’incidente mortale.

Scott Fitzgerald

Scott Fitzgerald

Francis Scott Key Fitzgerald (Saint Paul, 24 settembre 1896 – Los Angeles, 21 dicembre 1940) è stato uno scrittore, sceneggiatore e poeta statunitense, autore di romanzi e racconti. È considerato uno fra i maggiori autori dell’Età del jazz e dei cosiddetti “ruggenti anni Venti” e, più in generale, per la sua opera complessiva del XX secolo. Il grande Gatsby (The Great Gatsby) pubblicato per la prima volta a New York il 10 aprile 1925 e definito da T.S. Eliot «il primo passo in avanti fatto dalla narrativa americana dopo Henry James». Ambientato a New York e a Long Island durante l’estate del 1922, Il grande Gatsby è il più acuto ritratto dell’anima dell’età del jazz, con le sue contraddizioni, il suo vittimismo e la sua tragicità. La storia, che seguendo la tecnica di Henry James viene raccontata da uno dei personaggi, narra la tragedia del mito americano che aveva retto il paese dai tempi dello sbarco a Plymouth Rock e può essere considerata l’autobiografia spirituale di Fitzgerald che, ad un certo punto della sua vita, chiuso con l’alcolismo e con la vita da playboy, voleva capire quali fossero stati gli ostacoli che avevano fatto inabissare la sua esistenza. In questo libro, come scrive il suo biografo Andrew Le Vot, Fitzgerald «riflette, meglio che in tutti i suoi scritti autobiografici, il cuore dei problemi che lui e la sua generazione dovettero affrontare… In Gatsby, pervaso com’è da un senso del peccato e della caduta, Fitzgerald assume su di sé tutta la debolezza e la depravazione della natura umana».

Zelda Fitzgerald

Zelda Fitzgerald

Zelda Sayre Fitzgerald (Montgomery, 24 luglio 1900 – Asheville, 10 marzo 1948) è stata una pubblicista, scrittrice e pittrice statunitense. Moglie di Francis Scott, per i suoi atteggiamenti spregiudicati è stata spesso considerata una sorta di proto-femminista. Insieme a Fitzgerald rappresentò un’icona dei Roaring twenties (i “ruggenti” anni 20) e fu la prima flapper (sinonimo italiano di “maschietta”, ovvero di giovane donna che aveva anche atteggiamenti e attitudini maschili). Autrice nel 1932 del romanzo autobiografico Lasciami l’ultimo valzer (Save Me the Waltz) morì a 47 anni nell’incendio dell’ospedale psichiatrico sull’altopiano di Asheville, in cui era ricoverata da tempo a causa di una grave forma di schizofrenia. Ma se Zelda Fitzgerald è passata alla storia come la moglie squilibrata o pazza del grande scrittore F. Scott Fitzgerald, la storia dovrebbe essere più clemente con lei. Perchè, difatto, Zelda è stata una delle prime flapper dei folli Anni ’20 degli Stati Uniti. Queste donne sono state a capo di una rivoluzione che ha portato a nuovi canoni estetici e a nuove abitudini di vita. Abolirono corsetti, si tagliarono i capelli e accorciarono anche le gonne. Fumavano e bevevano in pubblico, frequentavano saloni di jazz e guidavano automobili tutte loro. Un’epoca davvero significativa per le donne, che iniziavano a pretendere di avere ruoli diversi nella società. Una generazione di donne che aspirava a sviluppare una propria carriera professionale e che aveva ambizioni che andavano oltre quella di avere una famiglia e perseguire ruoli tradizionalmente femminili. Zelda Fitzgerald fu un punto di riferimento per l’epoca e la sua vita è stata il riflesso di ciò a cui ambivano le flapper. Ma anche delle conseguenze di averci provato in una società che probabilmente era tollerante sono all’apparenza.

Il grande Gatsby: il film

Dal romanzo di Scott Fitzgerald, ad oggi, sono state realizzate ben quattro versioni cinematografiche. La prima, in muto, già nel 1926 e, pertanto, all’indomani della pubblicazione del libro. Il personaggio di Gatsby venne interpretato da Warner Baxter ma la pellicola è andata ditrutta. Una seconda versione risale al 1949 con protagonista Alan Ladd. E’ invece del 1974 la versione cinematografica più sontuosa con i protagonisti Daisy e Gatsby interpretati rispettivamente da Mia Farrow e Robert Redford. L’ultima, in ordine di tempo, è la pellicola uscita nel 2013 con un Leonardo di Caprio acclamato dal pubblico per aver ben rappresentato l’ascesa sociale, nel bene e nel male, di un Gatsby che avrebbe fatto di tutto pur di conquistare il cuore della sua amata.

 

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La casa di Gatsby è un progetto di Goriziamo
di Lia Silvia Gregoretti

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